La Stampa - Giovedì 29 Marzo 2001
Marco Piretti è il nuovo
presidente dell’Ente di gestione del parco con un programma unitario
Veglia-Devero, priorità ai collegamenti
Nella conca alpina sono crollati tutti i ponti in legno
Adriano Velli
VARZO Marco Piretti, albergatore di Varzo di 44 anni, è il nuovo presidente
dell’Ente di gestione del parco Veglia- Devero, il primo istituito in
Piemonte. E’ stato eletto con voto pressochè unanime(ci sono state solo due
schede bianche) dal nuovo consiglio direttivo dell’Ente. Marco Travaglini ha
contestato la procedura seguita dalla provincia del Vco per la nomina di Piretti
come rappresentante degli ambientalisti.
Il nuovo presidente, che era stato indicato dal Cai, ha comunque annunciato di
voler promuovere un chiarimento in tempi brevissimi con le associazioni
ambientaliste. Piretti era già stato vicepresidente dell’Ente parco in
passato. Sarà affiancato da Pasquale Folchi, rappresentante della comunità
montana Divedro- Antigorio e Formazza, che è stato riconfermato alla
vicepresidenza, Gli assessori sono Achille Lavazza di Baceno( riconfermato),
Vittorina Prina che rappresenta la Coldiretti, e Adriano Punchia di Varzo. Pur
essendo di orientamenti politici diversi, i consiglieri hanno saputo trovare un
programma unitario, all’insegna della continuità con le ultime gestioni,
anche in considerazione della grave emergenza del Veglia, tuttora inaccessibile.
Nel documento programmatico, c’è infatti un chiaro impegno per il nuovo
Consiglio a seguire le indicazioni dei programmi già avviati dalle precedenti
amministrazioni.
«Dobbiamo subito rimboccarci tutti le maniche- ha dichiarato il nuovo
presidente- per garantire l’accesso al Veglia nella prossima stagione estiva.
I tempi sono strettissimi. Per la frana di Ponte Campo, dove un vasto
smottamento sovrasta la gippabile, c’è un finanziamento della Regione alla
comunità montana. Ma ci sono altre interruzioni prima di arrivare al pianoro,
in alcuni tratti la pista gippabile è stata cancellata dall’alluvione. Le
nostre speranze sono affidate all’intervento del Prefetto del Vco per il
riconoscimento del carattere di somma urgenza degli interventi di ripristino
sulla strada di Veglia che non si sono ancora potuti fare per la neve».
«In questo modo- aggiunge Piretti- si potrebbe procedere direttamente con
l’ordinanza dei sindaci, com’è stato fatto per altre situazioni di
emergenza, evitando le procedure di appalto che allungherebbero i tempi. E’
indispensabile garantire i rifornimenti ai quattro alberghi, agli altri esercizi
del Veglia e agli alpigiani. Dovremo anche ricostruire a tempo di record i ponti
crollati che consentivano l’attraversamento dei corsi d’acqua e gli
spostamenti da una zona all’altra del parco. Contiamo per questo su un aiuto
diretto della Regione».
«Superata l’emergenza- conclude - dovremo comunque pensare a una soluzione
definitiva per l’accesso in sicurezza al Veglia, un problema che si trascina
da anni e non è certo di facile soluzione. Considerando i cospicui stanziamenti
della Regione per la ristrutturazione dell’albergo Monte Leone e i sacrifici
economici che i privati hanno finora affrontato per garantire un minimo di
ricettività, il collegamento dovrebbe essere garantito anche nel periodo
invernale con soluzioni che al momento opportuno verranno valutate sia dal punto
di vista dell’economicità sia per l’impatto ambientale. Per il Devero siamo
pronti a collaborare a una soluzione dell’annoso problema dei parcheggi, anche
se non abbiamo competenza diretta».